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Etruschi, costruzione identitaria di un archetipo italiano

Etruschi, costruzione identitaria di un archetipo italianoClaudia Cardinale (Sandra) nel film di ambientazione etrusca «Vaghe stelle dell’Orsa...» di Luchino Visconti, 1965, foto Ullstein Bild via Getty Images

Ideologia e storia Dalla scoperta dell’Apollo di Veio al fervore degli studi, Andrea Avalli analizza l’uso politico dell’Etruria tra fascismo e dopoguerra: «Il mito della prima Italia», da Viella

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 21 luglio 2024
«Gli etruschi, vedi, è tanto tempo che sono morti … che è come se non siano mai vissuti, come se siano sempre stati morti». Così si ragiona, durante la passeggiata tra le tombe di Cerveteri che apre, nell’aprile del 1957, Il giardino dei Finzi-Contini; di là il pensiero del narratore va a un altro popolo, che pure sembra mai esser vissuto e viene evocato per vicende precedenti il conflitto mondiale e la deportazione. Di etruschi, più di quanto appaia ai lettori di Bassani, si parlò molto in decenni passati, in pagine letterarie importanti (vedi Martina Piperno, L’antichità «crudele». Etruschi e...

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