Alias Domenica

Eurasia, fra scambi concreti e oniriche affabulazioni

Dalla Cina al Mediterraneo Più di ottanta studiosi hanno contribuito a «Le vie della seta» , suggestiva testimonianza del carattere intrinsecamente relazionale della esperienza umana: da Einaudi, con corredo iconografico di Susan Whitfield

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 novembre 2019
Uno spazio multiforme, attraverso il quale sono transitati nel corso dei secoli uomini e merci, tecniche e fedi religiose, immagini e racconti, monaci e mercanti, esploratori e avventurieri, banditi e pellegrini, venne chiamato – dal tardo Ottocento in poi – con la suggestiva e fuorviante denominazione «Via della Seta»: quell’insieme di reti commerciali interregionali sin dalla fine del I millennio a.C. ha collegato l’Asia all’Europa e al Mediterraneo. Vi circolavano, in realtà, molti generi di prodotti: oltre ai filati e ai tessuti, c’erano pietre semipreziose, ambra, spezie, metalli, vasellame, vetro, pellicce, medicinali, cavalli, e perfino schiavi. Era uno spazio di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi