Alias Domenica
Euripide, il fantasma Elena e la vanità della sofferenza
Classici commentati «Povero Priamo, povera Troia, morti per niente!...» Una nuova traduzione (Davide Susanetti, Feltrinelli) dell’«Elena» di Euripide: che cercò di contrastare il Nulla con la leggerezza e l’ironia
Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, «Helena und Menelaos», 1816, Eutin (Germania), Großherzogliches Schloss Eutin
Classici commentati «Povero Priamo, povera Troia, morti per niente!...» Una nuova traduzione (Davide Susanetti, Feltrinelli) dell’«Elena» di Euripide: che cercò di contrastare il Nulla con la leggerezza e l’ironia
Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 aprile 2023
In Dieci anni dopo (1977) di C.S. Lewis, Menelao, dopo aver conquistato Troia, si trova davanti un’Elena con il volto grasso, i capelli grigi, le rughe sotto gli occhi: così diversa da quella che, nell’Andromaca di Euripide, riusciva immediatamente a riconquistarlo. Scrive Lewis: «due nazioni sulle spine per dieci inverni, tutto per una donna che non avrebbe comprato al mercato come domestica o balia … Tutto per nulla». Questa vertigine del nulla, del vuoto, è il tema centrale dell’Elena di Euripide. Lo sa bene Davide Susanetti, che non a caso chiudeva proprio con Lewis il suo capitolo sull’Elena, in un...