Europa

Eurogruppo: prendere o lasciare

Riunione decisiva La lettera di Varoufakis fa molte concessioni ma irrita la Germania e gli ortodossi: fa riferimento all'accordo-quadro tra Grecia e Fesf, ma ignora il Memorandum. Lunedi' 16 è stato sfiorato lo scontro fisico da il ministro delle finanze greco e il presidente dell'Eurogruppo, Dijesselbloem. La Grecia è isolata, puo' contare solo sulla mediazione di Commissione, Italia e Francia. Ma, come Renzi, Valls ha fatto passare di forza la legge Macron, liberalizzazioni a vasto raggio come obolo a Bruxelles per evitare la "sanzione" a marzo.

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 febbraio 2015
Gli schieramenti sono in posizione di battaglia, in vista dell’Eurogruppo “decisivo” di oggi. Sul tavolo dei partner della zona euro, c’è la lettera di Yanis Varoufakis, che accetta l’ “estensione” del piano, ma la presenta in una forma di ingegneria linguistica che ieri sera ancora aveva suscitato un chiaro “nein” del governo tedesco (anche se, qualche fissura è apparsa a Berlino, con Sigmar Gabriel, vice-cancelliere Spd, che afferma: “riprendiamo immediatamente la discussione con la Grecia”). Varoufakis cita il piano con l’acronimo inglese, Mfafa, accetta anche l’articolo 10-1, che ammette “controlli” da parte dei creditori, che ormai non si chiamano più...

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