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Europei 2028 a Inghilterra e Irlanda, nel 2032 tocca a Italia e Turchia

Europei 2028 a Inghilterra e Irlanda, nel 2032 tocca a Italia e TurchiaLa nazionale di Spalletti durante l'allenamento a Coverciano – foto Ansa

Calcio Assegnate dall'Uefa le prossime edizioni della competizione

Pubblicato circa un anno faEdizione del 11 ottobre 2023

La nazionale italiana è pronta a tornare con la doppia sfida Malta-Inghilterra che pesa parecchio nella qualificazione a Euro 2024, con Luciano Spalletti che ha già iniziato il lavoro psicologico per il rilancio del gruppo azzurro. E mentre si cerca di non complicare troppo il cammino verso gli Europei – dove l’Italia si presenterebbe con il titolo di campione in carica – l’Uefa ha ufficialmente assegnato le edizioni degli Europei 2028 a Inghilterra e Irlanda e quella di quattro anni dopo a Italia e Turchia. È la quarta volta che l’Italia ospita la competizione continentale: i precedenti sono del 1968, del 1980, mentre nel 2021 si sono svolte all’Olimpico di Roma quattro partite nell’ambito del format itinerante deciso dall’Uefa e che si concluse con la finale di Wembley e il trionfo degli azzurri.

La nazionale guidata da Spalletti si appresta alla doppia sfida con Malta e Inghilterra

VERRANNO selezionati dieci stadi – cinque per parte – per l’organizzazione dell’evento: entro ottobre 2026 la Figc dovrà presentare a Nyon il progetto per la sistemazione degli impianti. Nel pacchetto degli stadi che l’Italia ha preso in considerazione per ospitare la competizione ci sono tutti i colossi realizzati per i Mondiali di Italia ‘90, compresi i giganteschi San Nicola di Bari e Bentegodi di Verona, oltre a San Siro, l’Olimpico di Roma, il Maradona di Napoli. L’unico impianto nuovo – è stato inaugurato nel 2011 – è l’Allianz Stadium, la casa della Juventus. E se dando un’occhiata alle slide degli stadi turchi si comprende anche perché l’Italia sia costretta a dividere l’impegno dell’organizzazione di una competizione così importante per l’inadeguatezza di molte strutture (che, se scelte, andranno drasticamente adeguate ai tempi), c’è la Figc che parla di occasione storica per il rilancio del calcio italiano.
E se in precedenza è stato citato Wembley, nel magnifico impianto inglese si giocherà la finale dell’Europeo 2028, assegnato alla candidatura congiunta di Regno unito e Irlanda. Da Dublino, dove si disputerà la partita inaugurale, a Wembley, saranno dieci gli stati coinvolti (capienza media 58 mila spettatori), compreso il Casement Park di Belfast, attualmente chiuso in attesa dell’inizio dei lavori di ristrutturazione. Se per l’Inghilterra, che metterà a disposizione sei impianti (esclusi due stadi storici come Old Trafford e Anfield), non sarà un inedito (ha già ospitato Euro 1996, oltreché l’epilogo di Euro 2020), per l’Irlanda si tratterà di una prima volta assoluta.

E NON SARÀ un osmosi calcistica particolarmente indolore, soprattutto da parte irlandese. Pesa anche nel football la storica questione Il sentimento anti britannico è ancora fortemente presente sugli spalti degli stadi irlandesi. Tra gli ultimi episodi va citato il coro lanciato in Irlanda durante il match di Conference League contro il Djurgarden da alcuni tifosi dello Shamrock Rovers al Tallaght Stadium di Dublino: «Lizzy’s in the box» (traducibile con «Lizzy è nella scatola», termine dispregiativo per indicare la bara) sull’aria di Give it up, successo del combo disco anni ’70 Kc & the Sunshine Band.

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