Internazionale

Europei in Siria con gli jihadisti

In lotta contro Assad 1500-2000 europei starebbero combattendo a fianco degli estremisti, soprattutto francesi (almeno 250, alcuni minorenni), belgi (200) e britannici. Ue preoccupata, per i rischi di terrorismo al loro rientro. Vienna, Nizza e Bruxelles centri di smistamento, dove accorrono anche i ceceni. Londra, Parigi, Berlino e Madrid trattano con il regime di Assad per ottenere informazioni

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 23 gennaio 2014
L’importanza che sta prendendo in Siria la presenza degli estremisti islamici legati a Al Quaeda preoccupa l’occidente e l’Europa in particolare, al punto che l’opposizione al regime di Bachar Al Assad non è più un fronte comune compatto. I servizi segreti di alcuni paesi europei – Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna – hanno inviato degli agenti a Damasco, per riallacciare i contatti con il capo della Sicurezza di Assad, il generale Ali Mameluk, che è alla testa dell’apparato repressivo del regime e oggetto di sanzioni in Europa (la Svizzera ha bloccato i suoi beni). Ma gli europei vogliono ottenere...

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