Mi viene una domanda che potrebbe essere rivolta ad uno psicanalista:
In che cosa possiamo augurarci di avere controllo?
Nelle tematiche di psicoanalisi si parla se è più problematico concedersi senza freni all’emozioni che proviamo o tentare di reprimerle cercando di controllarle.
Accettare la canzone provocatoria o soffermarsi sull’effetto che può generare mi sembra una similitudine al precedente punto.
Dal libro del 2011 di Paul Ekman “I volti della menzogna. Gli indizi dell’inganno nei rapporti interpersonali, negli affari, nella politica, nei tribunali” si parla di microespressioni, ossia l’espressione immediata delle risposte emotive è istintiva e universale – nonché completamente indipendente dalla nostra volontà.
Smascherare un’azione di AI generata dall’infinito mondo di dati archiviati rende la vita migliore?
Probabilmente non interessa alle nuove generazioni che vedono prima l’aspetto ludico e chi invece come me ha guardato “2001 odissea nello spazio” ed è rimasto prima affascinato e oggi turbato, ha un presagio catastrofico davanti agli occhi è non riesce a liberarsene.