Lavoro

Ex Ilva, sciopero e altolà: «Se entra lo stato, niente esuberi»

Ex Ilva, sciopero e altolà: «Se entra lo stato, niente esuberi»Lo sciopero allo stabilimento Arcelor Mittal Italia di Racconigi (Cuneo)

Crisi Infinite Protesta di due ore di Fim, Fiom e Uilm: vogliamo una trattativa vera, come nel 2018. Conte annuncia: Invitalia avrà quota non minoritaria. Ma tutto il resto non è stato definito

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 novembre 2020
Due ore di sciopero per denunciare la situazione drammatica di oltre 10 mila lavoratori da quasi 8 anni, alla vigilia dell’annuncio di un accordo opaco e tutt’altro che rassicurante. Ieri da Genvoa a Taranto gli operai dell’ex Ilva hanno presidiato gli ingressi mentre a Roma i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm spiegavano le ragioni della protesta contro Mittal e governo. Lunedì 30 novembre scade infatti il termine che permetterebbe al colosso franco-indiano di lasciare l’Italia pagando solo 500 milioni. Per quella data invece dovrebbe – il condizionale quando si tratta con Lucia Morselli è d’obbligo – arrivare un...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi