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Expo a rischio dopo lo scandalo Infrastrutture lombarde

Expo a rischio dopo lo scandalo Infrastrutture lombarde

Inchiesta Secondo il gip i vertici della regione ai tempi di Formigoni non potevano non sapere le "occuolte manovre" sugli appalti gestiti dalla holding del Pirellone. Maroni annuncia una commisione d'inchiesta e promette di sostituire gli uomini arrestati entro lunedì ma è preoccupato che adesso si fermino i lavori già molto in ritardo per la fiera universale. Squinzi: "Non perdiamoci in polemiche e iniziative giudiziarie". Pisapia: "Bene, gli arresti, vuol dire che ci sono i controlli"

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 22 marzo 2014
I vertici del Pirellone non potevano non sapere. E’ questa l’ultima novità che esce dalle carte dell’inchiesta che ha travolto Infrastrutture lombarde. Il caso rischia di travolgere un intero sistema di potere e di compromettere i lavori già molto in ritardo per Expo 2015. Il governatore Maroni ha promesso di istituire una commissione di inchiesta e di sostituire gli uomini chiave finiti agli arresti entro lunedì. Parlerà anche con il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. Ma ormai ogni presa di distanza o tentativo di relegare tutto a vicende passate non è in grado di arginare le preoccupazioni di un...

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