Lavoro
Expo, c’è chi la vuole sempre più precaria
Stato di eccezione Le imprese presentano un emendamento al Dl lavoro ora al Senato per derogare ai diritti dei lavoratori per tre anni e mezzo. Pietro Ichino (Scelta Civica) appoggia, mentre Sacconi (Pdl) lancia un ultimatum al Pd: il provvedimento è un "banco di prova per la maggioranza". Proteste dei sindacati
Stato di eccezione Le imprese presentano un emendamento al Dl lavoro ora al Senato per derogare ai diritti dei lavoratori per tre anni e mezzo. Pietro Ichino (Scelta Civica) appoggia, mentre Sacconi (Pdl) lancia un ultimatum al Pd: il provvedimento è un "banco di prova per la maggioranza". Proteste dei sindacati
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 13 luglio 2013
Quella dell’Expo 2015 è la trappola perfetta. Il grande evento che dovrebbe rilanciare l’immagine del «made in Italy» nel mondo, secondo le massime cariche dello Stato, potrebbe essere un gigantesco volano della precarietà. Almeno questo sperano le associazioni imprenditoriali come Confindustria, Abi, Rete Imprese Italia e l’alleanza delle cooperative che hanno presentato un emendamento al «pacchetto lavoro» Letta-Giovannini in attesa di conversione al Senato. Dopo avere ricevuto dal governo un incentivo a pioggia da 794 milioni di euro per due anni per assumere giovani tra i 15 e i 29 anni senza diploma, disoccupati o con famiglia a carico, adesso...