Lavoro
Expo, inchiesta sul futuro del lavoro nella vetrina del made in Italy
Milano Gli attivisti di Macao e la cooperativa Robin Hood hanno realizzato nei sei mesi del "grande evento" un'inchiesta con 150 lavoratori. Realizzeranno una "guida pratica di sopravvivenza" per sostenere il cambiamento del lavoro e andare oltre il suo paradigma. "Le nuove tecnologie rendono lo rendono obsoleto, ma non sappiamo cosa altro fare al di là di lavorare"
#ISTHISWORKING? Il futuro del lavoro di Expo è vecchio di vent'anni. L'inchiesta di Macao e Robin Hood coop – Macao
Milano Gli attivisti di Macao e la cooperativa Robin Hood hanno realizzato nei sei mesi del "grande evento" un'inchiesta con 150 lavoratori. Realizzeranno una "guida pratica di sopravvivenza" per sostenere il cambiamento del lavoro e andare oltre il suo paradigma. "Le nuove tecnologie rendono lo rendono obsoleto, ma non sappiamo cosa altro fare al di là di lavorare"
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 31 ottobre 2015
Expo è stato l’incubatore di una candidatura a sindaco di Milano (l’ad Giuseppe Sala); la celebrazione del «made in Italy» formato vetrina da esportazione insieme all’immagine vecchiotta e infondata della «Milano capitale morale» (inchieste e arresti rimosse, per il momento); l’introduzione del lavoro gratis dei volontari nel diritto del lavoro italiano. Un caleidoscopio della post-modernità truffaldina, vecchio di vent’anni, che avrebbe potuto essere compreso con strumenti più pertinenti della surreale polemica sugli ingressi alla DisneyLand del «food» di Rho che ha tirato la volata al governo Renzi affamato di rari successi di immagine. O se il movimento dell’opposizione al dispositivo...