Italia

Expo, l’evento inarrestabile che obbliga la politica ad autoassolversi

Tangentopoli A tre giorni dalla retata che ha rimesso in discussione l'esposizione universale, il sistema ha una gran fretta di correre ai ripari per far dimenticare il malaffare. Martedì a Milano arriva il presidente del Consiglio Renzi per tentare di rilanciare una macchina organizzativa che non ha più nemmeno un giorno da perdere. Sullo sfondo, le ombre di un'inchiesta che non è ancora finita e che fino ad ora non ha toccato la politica che sta precipitando verso le elezioni europee.

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 maggio 2014
L’Expo fa miracoli. Sono bastati tre giorni di lamentazioni ipocrite sulla corruzione sistemica che come un cancro divora l’Italia per ricompattare un fronte che più composito non si può: la nuova tangentopoli sarà uno scandalo, le mazzette faranno anche venire “il sangue alla testa, ma l’esposizione universale non si tocca. Avanti così, ad ogni costo. Anche perché, questa volta, contrariamente a venti e passa anni fa, si dice che la politica non c’entra (eventuali smentite saranno fatte pervenire dopo le elezioni). Più dell’Expo, potrebbero essere ferali le notizie relative agli appalti sulla sanità, e in particolare la cosiddetta “città della...

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