Economia
Expo lo licenzia perché dieci anni fa occupò una casa
Milano La storia di Claudio: «Sono così pericoloso che quando avevano bisogno di tirare su i padiglioni perché erano in ritardo non hanno fatto storie sul mio passato e mi hanno fatto lavorare. Dal primo maggio però sono diventato un indesiderato. Se possibile farò causa per danni a Expo o al Viminale»
Milano La storia di Claudio: «Sono così pericoloso che quando avevano bisogno di tirare su i padiglioni perché erano in ritardo non hanno fatto storie sul mio passato e mi hanno fatto lavorare. Dal primo maggio però sono diventato un indesiderato. Se possibile farò causa per danni a Expo o al Viminale»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 30 maggio 2015
Roberto MaggioniMILANO
C’è chi può e chi non può. Troppo facile la battuta nella giornata in cui la presidente di Expo SpA viene indagata per evasione fiscale. Facile si, ma drammaticamente vera: per lei e per gli altri «Expo-indagati» non c’è stato filtro di polizia che abbia tenuto. Ma il capo, si sa, non ha bisogno del badge. Altri sono gli indesiderati dentro all’Esposizione Universale. Come Claudio (nome di fantasia), che ieri ha telefonato a Radio Popolare dal sito di Expo, rigorosamente nei suoi cinque minuti di pausa. Perché lui dentro Expo ci lavora ancora, ma non dovrebbe: è una delle diverse...