Italia
Expo, un primo maggio da paura
Profezie A un mese esatto dal taglio del nastro c'è chi teme una figuraccia mondiale e chi semina il panico prefigurando scenari apocalittici. Il "movimento" milanese intanto si interroga su come gestire al meglio una fase di lotta che dura sei mesi senza farsi mettere fuori gioco dalla prevedibile retorica degli scontri di piazza
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Profezie A un mese esatto dal taglio del nastro c'è chi teme una figuraccia mondiale e chi semina il panico prefigurando scenari apocalittici. Il "movimento" milanese intanto si interroga su come gestire al meglio una fase di lotta che dura sei mesi senza farsi mettere fuori gioco dalla prevedibile retorica degli scontri di piazza
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 marzo 2015
Luca FazioMILANO
Qual è la paura a un mese dall’ora zero? Anche se il procurato allarme è roba da codice penale, non si arrestano le notizie che circolano attorno all’Expo. Figuriamoci le veline. Ce ne sono un paio velenose. Una, clamorosa, verrà dimenticata. L’altra, invece, come una profezia che si auto avvera, ci accompagnerà fino al primo maggio. E anche oltre. Ma andiamo con ordine. Se anche il Corriere della Sera spara ad alzo zero contro i vertici di Expo, deve esserci qualcosa che non funziona. E se si rischia di arrivare al giorno dell’inaugurazione con il Padiglione Italia ancora da...