Visioni
Faber e quel tocco jazz
Musica Un progetto discografico - Viva De Andrè - che rilegge il repertorio del cantautore genovese e dove sono stati chiamati a raccolta alcuni dei jazzisti più versatili della Penisola. Dopo Milano viene presentato lunedì 28 novembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma
La copertina del disco Viva De Andrè
Musica Un progetto discografico - Viva De Andrè - che rilegge il repertorio del cantautore genovese e dove sono stati chiamati a raccolta alcuni dei jazzisti più versatili della Penisola. Dopo Milano viene presentato lunedì 28 novembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 27 novembre 2022
I grandi autori, quelli che lasciano impronte profonde nelle musiche, ci donano opere “aperte”, che possono essere affrontate, riviste, re-inventate dalle prospettive più diverse: funzionano sempre. Nell’opera registrata di Fabrizio De André si sentono gli echi del folk italiano, angloamericano e mediterraneo, della chanson francese, del rock progressivo, delle note classiche. Manca il jazz, e non certo perché al maestro genovese non piacesse: nel 1956, giovanissimo, s’era comprato un disco di “cool jazz” del clarinettista Jimmy Giuffre che gli aveva lasciato segni profondi, e che per diversi anni lo aveva portato a suonarlo, il jazz, alla chitarra con amici come...