Fabre, l’anatomopatologo
Jan Fabre, a Napoli una mostra in quattro sedi a cura di Stefano Causa e Blandine Gwizdala Fra il Museo di Capodimonte, il Pio Monte della Misericordia, il Madre e lo studio Trisorio, il belga Jan Fabre si mette alla prova con una vorticosa congerie di strumenti e linguaggi. Pugnali, teschi, cuori: ibridando la seduzione dell’alchimista col rigore dello scienziato, il barocco Fabre si affida questa volta al corallo, l’oro rosso
Jan Fabre, a Napoli una mostra in quattro sedi a cura di Stefano Causa e Blandine Gwizdala Fra il Museo di Capodimonte, il Pio Monte della Misericordia, il Madre e lo studio Trisorio, il belga Jan Fabre si mette alla prova con una vorticosa congerie di strumenti e linguaggi. Pugnali, teschi, cuori: ibridando la seduzione dell’alchimista col rigore dello scienziato, il barocco Fabre si affida questa volta al corallo, l’oro rosso