Alias Domenica
Fabro, la difficile arte di essere lucidi
Al Palacio Vélazquez, opere 1962-2006 di Luciano Fabro Spazi luminosi per un artista che, opponendosi all’ortodossia concettuale, ha fatto coincidere pensiero e forma: con «gravitas», ironia, dialettica
I «Piedi» di Luciano Fabro in una delle sale della mostra madrilena
Al Palacio Vélazquez, opere 1962-2006 di Luciano Fabro Spazi luminosi per un artista che, opponendosi all’ortodossia concettuale, ha fatto coincidere pensiero e forma: con «gravitas», ironia, dialettica
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 22 marzo 2015
Un incontro felice quello tra le opere di Luciano Fabro e il Palacio Velázquez di Madrid. Eretto dall’architetto Ricardo Velázquez Bosco nel cuore del Parque del Retiro in occasione dell’esposizione nazionale mineraria del 1883 e ora affidato in gestione al Museo Reina Sofia, il Palacio ospita, sino al 14 aprile, la mostra di Luciano Fabro curata da João Fernandes (con l’apporto della figlia dell’artista, Silvia Fabro) e premiata da seimila visitatori a settimana. La luce che inonda lo spazio espositivo si addice alle opere di un artista nemico degli inganni e delle idiozie, che ha dato forme di seducente armonia...