Alias Domenica
Facce, barbe e chieriche: elogio della critica del testo
Strumenti di lavoro In vista del 700° di Dante, un grosso tomo della Salerno Editrice fa il punto sulla disciplina «di» Pasquali, Barbi, Billanovich e altri maestri, che studia la tradizione manoscritta dei testi
Xilografia allegorica dagli Emblemata di Andrea Alciato, 1531
Strumenti di lavoro In vista del 700° di Dante, un grosso tomo della Salerno Editrice fa il punto sulla disciplina «di» Pasquali, Barbi, Billanovich e altri maestri, che studia la tradizione manoscritta dei testi
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 settembre 2019
Nel 1934 Giorgio Pasquali dava alle stampe la sua Storia della tradizione e critica del testo. Il volume chiariva fin dal titolo – dalla genesi tormentata – gli elementi di novità. Il metodo di Pasquali era figlio dell’insegnamento dei Wolf, dei Boeckh, dei Wilamowitz: una filologia integrale che prevedeva la conoscenza pervasiva e minutissima del mondo antico in tutti i suoi aspetti fino a conseguire una assimilazione completa di quella società e, conseguentemente, dei testi che essa aveva prodotto. Adottando quel titolo Pasquali sottolineava dunque la necessità di seguire il percorso dei testi lungo la discesa dei secoli (la tradizione)...