Internazionale
Faccia a faccia e muro contro muro tra Marocco e Fronte Polisario
Questione Saharawi La prima tornata di colloqui diretti della Conferenza di Ginevra non va oltre le buone intenzioni di facciata. L'autodeterminazione per Rabat resta un tabù
L'inviato Onu per il Sahara Occidentale, Horst Koehler, durante la conferenza stampa che ha chiuso il summit di Ginevra lo scorso 6 dicembre – Afp
Questione Saharawi La prima tornata di colloqui diretti della Conferenza di Ginevra non va oltre le buone intenzioni di facciata. L'autodeterminazione per Rabat resta un tabù
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 9 dicembre 2018
«La conferenza ha posto le basi per un’eventuale soluzione pacifica nel Sahara occidentale in un’atmosfera di franchezza e reciproco rispetto». Questo il comunicato stampa dell’emissario Onu, Horst Kohler, alla conclusione della «Conferenza di Ginevra» tra Marocco e Fronte Polisario, presenti Algeria e Mauritania come paesi osservatori. In realtà, a parte le dichiarazioni di facciata, la prima tornata di colloqui ha portato a un nulla di fatto se non la ripresa dei colloqui diretti, dopo 6 anni di stallo, con un successivo incontro previsto per marzo 2019. Risultato, quello dell’avvio dei colloqui, neanche così scontato visto che la delegazione marocchina, composta...