Internazionale
Faida jihadista: l’ex al-Nusra si prende Afrin
Siria Il qaedista Hayat Tahrir al-Sham invade il cantone curdo, sotto occupazione turca dalla primavera 2018. A scontrarsi tra loro le milizie protette e sostenute dalla Turchia, che resta a guardare dando il suo silenzioso via libera
I miliziani di Hayat Tahrir al-Sham in marcia verso Afrin – Getty Images
Siria Il qaedista Hayat Tahrir al-Sham invade il cantone curdo, sotto occupazione turca dalla primavera 2018. A scontrarsi tra loro le milizie protette e sostenute dalla Turchia, che resta a guardare dando il suo silenzioso via libera
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 15 ottobre 2022
Afrin è «un luogo idilliaco», dicono i suoi abitanti, oggi sfollati e dispersi nel resto della Siria del nord e dell’est: uliveti, frutteti, sorgenti d’acqua, campi coltivati. Dalla primavera del 2018 è un luogo disperato: dall’occupazione turca del cantone curdo all’estremo ovest della Siria, realizzata attraverso milizie islamiste raccolte sotto l’Sna (il Syrian National Army, ex Esercito libero siriano, galassia delle opposizioni islamiste a Damasco, un totale di 50mila uomini), la quotidianità dei pochi che sono rimasti è fatta di rapimenti a scopo di riscatto (346 nei primi sei messi dell’anno), torture, arresti, confische di terre, obbligo a pagare affitti...