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Fake news reazionarie e buon business

Fake news reazionarie e buon business

Ai confini della realtà Mentre Trump abbandonava l’appello a favore dell’unificazione del paese suggeritogli dal teleprompter per dare sfogo a una serie di invettive contro «i media» che sarebbero continuate anche nei giorni successivi, dai margini più paranoici della rete, l’ultima teoria del complotto era già arrivata al mainstream

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 27 ottobre 2018
«Democratici. False news e false bombe» diceva il cartello fatto in casa di una signora all’ultimo dibattito tra i due aspiranti governatori della Florida. Mentre Trump abbandonava l’appello a favore dell’unificazione del paese suggeritogli dal teleprompter per dare sfogo a una serie di invettive contro «i media» che sarebbero continuate anche nei giorni successivi, dai margini più paranoici della rete, l’ultima teoria del complotto era già arrivata al mainstream: gli ordigni esplosivi inviati ai Clinton, a Obama, Holder, Brennan .. sarebbero stati un’iniziativa della sinistra per sbilanciare l’elettorato del midterm. «I repubblicani semplicemente non fanno questo tipo di cose», ha...

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