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Fallimento afghano, quello che il ministro della Difesa non dice
Afghanistan Se fosse stato a Lashkargah, Herat o in tante altre città che abbiamo visitato in questi anni, saprebbe che le parole pronunciate ieri nell’informativa al Senato sulla conclusione della missione militare risultano tragicamente vuote. La presenza delle truppe straniere ha alimentato la propaganda e il reclutamento dei Talebani
Lorenzo Guerini nella recente visita in Afghanistan – Ansa
Afghanistan Se fosse stato a Lashkargah, Herat o in tante altre città che abbiamo visitato in questi anni, saprebbe che le parole pronunciate ieri nell’informativa al Senato sulla conclusione della missione militare risultano tragicamente vuote. La presenza delle truppe straniere ha alimentato la propaganda e il reclutamento dei Talebani
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 giugno 2021
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini non deve aver mai messo piede a Lashkargah, il capoluogo della provincia meridionale dell’Helmand da cui siamo appena tornati e dove vent’anni di presenza militare internazionale si valutano in vite perdute. E temiamo non abbia mai messo piede neanche fuori dalla base militare di Herat, dove si è recato l’8 giugno «per l’ultimo ammaina bandiera del nostro contingente: un momento toccante e straordinario». Se fosse stato a Lashkargah, Herat o in tante altre città che abbiamo visitato in questi anni, se avesse incontrato gli afghani e le afghane, saprebbe che le parole pronunciate ieri...