Politica

Famiglia, le porte strette del Sinodo

Famiglia, le porte strette del SinodoIl sinodo dei vescovi – Lapresse

Vescovi L’introduzione di Erdõ non lascia spazio a novità. Tutti i paletti del relatore generale, dalle unioni omosessuali ai risposati. Il card. Forte: «Ma non ci stiamo riunendo per non dire nulla». Il papa: «Non è un parlamento, non si deve cercare un compromesso»

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 6 ottobre 2015
Dopo aver ascoltato l’intervento introduttivo del relatore generale, il card. Erdõ, verrebbe da dire che il Sinodo dei vescovi sulla famiglia – aperto domenica con la messa di papa Francesco – è già finito. No alla comunione ai divorziati risposati, no alle convivenze e ai matrimoni civili se non sono orientati verso il matrimonio religioso, no alle coppie omosessuali ha detto Erdõ, chiudendo tutte le porte che avevano visto aprirsi qualche spiraglio, almeno su alcuni aspetti. Ed è forse per questo che in conferenza stampa il portavoce vaticano, padre Lombardi, ha precisato: «Il Sinodo comincia oggi, non finisce oggi». Effettivamente...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi