Internazionale
Famiglie minacciate, l’Iran sussurra il suo inno
Tra calcio e rivolta I pasdaran avrebbero paventato ai giocatori «arresti e torture». Nella partita più difficile, gli Usa vincono 1-0 e passano agli ottavi. Scarcerato (per ora) il calciatore Ghafouri. A Shiraz giovane uccisa a manganellate
Il nome della 22enne Jinha Mahsa Amini sugli spalti della partita Iran-Stati uniti a Doha – Ap/Christian Charisius
Tra calcio e rivolta I pasdaran avrebbero paventato ai giocatori «arresti e torture». Nella partita più difficile, gli Usa vincono 1-0 e passano agli ottavi. Scarcerato (per ora) il calciatore Ghafouri. A Shiraz giovane uccisa a manganellate
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 novembre 2022
La partita Iran-Stati uniti è stata vinta 1-0 dalla nazionale Usa che si qualifica così per gli ottavi di finale. Un match dalle forti tinte politiche: Teheran e Washington non hanno rapporti diplomatici da quando, il 4 novembre 1979, un gruppo di studenti prese possesso dell’ambasciata statunitense nella capitale iraniana, tenendo una cinquantina di persone in ostaggio per 444 giorni. A far salire la tensione le immagini, diffuse sull’account Twitter della squadra statunitense, della bandiera della Repubblica islamica senza l’emblema al centro: un tulipano rosso per ricordare tutti coloro che sono morti per l’Iran, perché la leggenda narra che i...