Alias Domenica
Fancello, Lo stupore dei bestiari dai colori improponibili
Maurizio Cecchetti, "Gli anni di Fancello. Una meteora italiana nell’arte italiana tra le due guerre", Medusa La nobile figura del ceramista e disegnatore sardo, morto giovane, che, mèntore Giuseppe Pagano, fece del mondo delle bestie una favola onirica, febbrile, fra Leoncillo e Fontana
Salvatore Fancello, "Scimmia che si copre gli occhi", 1938, ceramica smaltata e invetriata
Maurizio Cecchetti, "Gli anni di Fancello. Una meteora italiana nell’arte italiana tra le due guerre", Medusa La nobile figura del ceramista e disegnatore sardo, morto giovane, che, mèntore Giuseppe Pagano, fece del mondo delle bestie una favola onirica, febbrile, fra Leoncillo e Fontana
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 24 dicembre 2023
L’artista sardo Salvatore Fancello «Fancello ignora Klee quanto Rousseau, i Cinesi quanto la Bibbia di Borso; e le analogie che i suoi lavori talvolta palesano non autorizzano a riferimenti: egli sta con sé stesso». Potremmo partire da queste considerazioni di Giulia Veronesi per occuparci della figura, ancora poco conosciuta, di Salvatore Fancello. Nato a Dorgali nel 1916, l’artista sardo perì nel 1941, non ancora venticinquenne, a Bregu Rapit, sul fronte greco-albanese. Fancello fece il suo apprendistato nel laboratorio artigiano di Ciriaco Piras nel paese natale, prima di trasferirsi, ormai orfano di entrambi i genitori, nel 1930 all’ISIA di Monza, in...