Visioni

Fantasmi e creatività

Fantasmi e creativitàRaf Simons nel finale della sfilata di Calvin Klein

ManiFashion La figura del direttore creativo, fondamentale negli anni novanta, da un paio di anni sembra essere caduta in disgrazia...

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 18 febbraio 2017
C’è un fantasma che aleggia sulla moda e si chiama l’irrilevanza del direttore creativo. Per chiarire, il direttore creativo di un marchio di moda è lo stesso che fino a pochi anni fa si chiamava designer e prima ancora stilista. Lo stilista, diventato fashion designer per l’esigenza di collegare la moda al progetto industriale, e poi direttore creativo perché si doveva prendere cura dell’immagine e del prodotto dell’intero mondo che si riferisce alla griffe, ha assunto un’importanza enorme dalla fine degli anni Novanta in poi, quando i grandi gruppi proprietari di veri agglomerati di Maison storiche, si sono resi conto...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi