Lavoro

Far west Isochimica

Far west IsochimicaL'Isochimica di Avellino

Negli anni Ottanta più di duemila operai della fabbrica chimica di Avellino scoibentarono 3mila carrozze dei treni Fs, realizzando la più grande bonifica da amianto d’Europa. Oggi fanno ancora i conti con le malattia che ne derivarono e che lo Stato non vuole riconoscere

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 30 novembre 2014
L’Isochimica di Avellino di Elio Graziano negli anni Ottanta scoibentò circa tremila carrozze dei treni per conto delle Ferrovie dello Stato e realizzò la più grande bonifica da amianto che si sia mai vista in Europa. Trecentotrenta giovani operai rimossero 2.276 tonnellate del malsano minerale, hanno lavorato per anni senza impianti di sicurezza e senza nessuna protezione per evitare il contatto con le polveri di amianto, un fazzoletto sul naso come i banditi del farwest, una «stecca» per grattare, dell’acido per rimuovere il catrame, e oggi fanno i conti con la malattia che attende con pazienza le sue vittime (mesotelioma...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi