Italia

Fase zero. La ricerca precaria nella pandemia

Fase zero. La ricerca precaria nella pandemia

Precarietà L'appello di ricercatori, dottorandi e borsisti. «Pensiamo sia necessario aprire urgentemente uno spazio di confronto per agire tempestivamente e costruire insieme percorsi di resistenze e alternativa alla (non) gestione dell’emergenza da parte del Governo»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 aprile 2020
Siamo ricercatori e ricercatrici precari/e, borsisti/e, dottorandi/e, docenti a contratto che da anni lavorano a intermittenza all’interno di Università e Centri di Ricerca di questo paese. Nel corso della nostra esperienza di ricerca e/o insegnamento abbiamo vissuto e osservato tendenze, storture e criticità del nostro sistema accademico, costruendo e animando negli anni spazi di discussione e mobilitazione sui temi del sapere e del lavoro accademico. Di fronte all’esplosione della pandemia e all’impatto, immediato e futuro, potenzialmente devastante che avrà sugli atenei e sulle nostre vite, pensiamo sia necessario aprire urgentemente uno spazio di confronto per agire tempestivamente e costruire insieme...

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