Alias
Faust, una tempesta di note e fiamme. Dolce, infinita
Anniversari/A mezzo secolo dall’esordio, la band teutonica viene celebrata con un ampio cofanetto, tra album rimasterizzati e rarità «La musica di un universo parallelo sospesa nel tempo e suonata su una radio vecchissima». Parola di Julian Cope
I Faust
Anniversari/A mezzo secolo dall’esordio, la band teutonica viene celebrata con un ampio cofanetto, tra album rimasterizzati e rarità «La musica di un universo parallelo sospesa nel tempo e suonata su una radio vecchissima». Parola di Julian Cope
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 2 ottobre 2021
Nomen omen, dicevano gli antichi romani. Nel nome che si impone a un bambino, o che ci si sceglie, potendolo fare, c’è scritto il destino che vogliamo (o vorremmo) immaginarci riservato. Un gruppo che nella Germania ancora traumatizzata dall’aver preso d’assalto il mondo con il nazismo, nel ’39, uscitane sei anni dopo con milioni di morti, le macerie fumanti, e una spaccatura sul proprio territorio secca come un colpo di spada che avesse diviso in due un corpo vivo, scegliere di mettere in piedi un gruppo di rock sperimentale e chiamarlo Faust non fu una scelta presa alla leggera. Significava,...