Internazionale
Febbre del litio e territori svenduti, un brusco risveglio per l’Argentina
La mannaia di Javier Milei Vacilla la già moderata «Ley da Tierras». Le compagnie straniere e l’"odiata" casta che resta al suo posto possono fare festa. Il neo-presidente ora spera in Elon Musk
Lima, Perù. Una foto di Javier Milei utilizzata dagli sciamani nel rituale che predice gli avvenimenti politici dell'anno nuovo sulla collina di San Cristobal – Ap
La mannaia di Javier Milei Vacilla la già moderata «Ley da Tierras». Le compagnie straniere e l’"odiata" casta che resta al suo posto possono fare festa. Il neo-presidente ora spera in Elon Musk
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 28 dicembre 2023
La parola magica era «casta». Sarebbe stata questa, prometteva Javier Milei, il bersaglio delle politiche di aggiustamento del suo governo, non certo la classe lavoratrice. E la popolazione argentina, impoverita e arrabbiata, a questa inverosimile promessa aveva deciso di credere. IL RISVEGLIO, però, non ha tardato ad arrivare: non solo l’odiata casta ha mantenuto salda la presa sul nuovo governo, ma le misure emanate da Milei sono andate tutte a beneficiare i potenti di sempre. Non a caso i più grandi imprenditori del paese, riuniti nell’Asociación empresaria argentina, hanno tributato applausi convinti al mega-decreto sulla deregulation e le privatizzazioni presentato...