Europa

Fecondazione assistita: Strasburgo non difende i divieti della legge 40

Fecondazione assistita: Strasburgo non difende i divieti della legge 40

Corte europea dei diritti dell'uomo La Cedu boccia il ricordo della vedova di Nassirya e rimanda alla Consulta la decisione sui divieti di utilizzo degli embrioni nella ricerca

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 28 agosto 2015
Adele Parrillo, con il proprio compagno Stefano Rolla, nel 2002 si era rivolta alla fecondazione in vitro per provare ad avere dei figli. Stefano perse la vita nel tragico attentato di Nassiriya, insieme a militari e carabineri. Dopo il lutto Adele decise di donare gli embrioni crioconservati alla ricerca in modo da poter contribuire, con il lavoro dei ricercatori, a «trovare trattamenti per malattie difficili da curare». Il desiderio di Adele ha dovuto però scontrarsi con la legge 40/04 che «proibisce l’utilizzo di embrioni per la ricerca» punendo chi li usa con «la reclusione in carcere da 2 a 6...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi