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Femminicida «delirante» per gelosia. Non imputabile?
Fuoriluogo Bisognerebbe innanzitutto domandarsi se oggi abbia ancora senso l’istituto giuridico della assoluzione per non imputabilità. Non abbiamo dati sui numeri degli assassini di donne che invocano a scusante la propria non imputabilità e che, per aver agito in stato di incapacità di intendere e di volere, non vengono sottoposti a pena.
Fuoriluogo Bisognerebbe innanzitutto domandarsi se oggi abbia ancora senso l’istituto giuridico della assoluzione per non imputabilità. Non abbiamo dati sui numeri degli assassini di donne che invocano a scusante la propria non imputabilità e che, per aver agito in stato di incapacità di intendere e di volere, non vengono sottoposti a pena.
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 dicembre 2020
Le sentenze per femminicidio fanno notizia, ma soltanto quando appaiono ispirate da spirito… non punitivo. Già questo dato dovrebbe farci ragionare sul perché proprio questo caso è stato portato dai media all’attenzione pubblica. Fu così anche per il caso riminese della “soverchiante tempesta emotiva” (iniziata e conclusasi con l’ergastolo, ma con l’intermezzo di una condanna a 16 anni -fu questa a focalizzare il clamore -poi annullata dalla Cassazione). Così ora è per il caso bresciano che ha visto assolto in primo grado l’imputato per incapacità di intendere e di volere, in quanto affetto da disturbo delirante di gelosia, la cosiddetta...