Italia
Femminicidi, quando il delitto è commesso con la pistola di servizio
Non una di meno Il tasso di omicidi in «ambito affettivo» da parte del partner è più alto tra chi detiene un’arma legalmente. Il caso delle guardie giurate
Il movimento di Non una di meno in piazza l'ultimo 8 marzo – foto LaPresse
Non una di meno Il tasso di omicidi in «ambito affettivo» da parte del partner è più alto tra chi detiene un’arma legalmente. Il caso delle guardie giurate
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 8 gennaio 2023
Il primo femminicidio del nuovo anno rivela alcune criticità nel sistema dei controlli sui legali detentori di armi che – seppur note da tempo – si protraggono nella generale disattenzione dell’opinione pubblica ed in particolare delle rappresentanze politiche. I FATTI, INNANZITUTTO. Mercoledì scorso a Genova, una guardia giurata di 32 anni, Andrea Incorvaia, ha ucciso con un colpo di pistola la fidanzata 23enne, Giulia Donato e poi si è tolto la vita sparandosi. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento della giovane, i due non convivevano: Incorvaia avrebbe sparato alla fidanzata mentre dormiva utilizzando l’arma di servizio, una pistola semiautomatica. Secondo le prime...