Politica
Ferraris: «Il voto a Trump una grande imbecillità, quello italiano meno spettacolare»
Intervista/ Il filosofo del nuovo realismo Ci si occupa di questioni che dovrebbero essere infime o ridicole. Come Francischiello che nel 1859 pensò bene di cambiare le uniformi all’esercito. isogna essere molto imbecilli per credere che la rete in quanto tale sia un agone democratico
Il filosofo Maurizio Ferraris
Intervista/ Il filosofo del nuovo realismo Ci si occupa di questioni che dovrebbero essere infime o ridicole. Come Francischiello che nel 1859 pensò bene di cambiare le uniformi all’esercito. isogna essere molto imbecilli per credere che la rete in quanto tale sia un agone democratico
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 20 novembre 2016
Filosofo, docente all’università di Torino, Maurizio Ferraris ha appena pubblicato per il Mulino un saggio dal titolo L’imbecillità è una cosa seria. Gli chiediamo di applicare la sua lettura al dibattito politico italiano e non solo. Che spesso appare una cosa grave, ma al contrario non seria. Lei ha definito l’elezione di Trump «una grande pagina nella storia dell’imbecillità». Come giudica la campagna referendaria italiana? Molto meno spettacolare. L’imbecillità in politica tocca i suoi vertici con Mussolini che con occhi roteanti annuncia l’entrata in guerra e gli imbecilli lo inneggiano, con Goebbels che chiede ai tedeschi se vogliono la guerra...