Alias Domenica
Ferraris, noi prestatori d’opera a nostra insaputa
Welfare digitale Né padroni della natura, come un virus ci dimostra, né schiavi della tecnica: l’ultimo saggio di Maurizio Ferraris ci invita a riformulare il rapporto tra capitale e lavoro: «Documanità», Laterza
Antoni Muntadas, «Palabras», installazione a cura di estudio Herreros per la Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea di Madrid, 2020
Welfare digitale Né padroni della natura, come un virus ci dimostra, né schiavi della tecnica: l’ultimo saggio di Maurizio Ferraris ci invita a riformulare il rapporto tra capitale e lavoro: «Documanità», Laterza
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 maggio 2021
A dispetto della scrittura a tratti scanzonata, l’ultimo saggio di Maurizio Ferraris, Documanità Filosofia del mondo nuovo (Laterza, pp. 440, € 24,00) è un’opera ponderosa che già nell’impianto rivela la sua spiccata vocazione sistematica. I quattro libri che lo compongono poggiano su una sequenza – registrazione, iterazione, alterazione, interruzione – riprodotta su varie scale di grandezza: ciascun libro è a sua volta suddiviso in quattro capitoli, e ciascun capitolo si articola in quattro paragrafi da leggere in successione oppure in serie, a zigzag, a ritroso o in ordine sparso, secondo le minuziose istruzioni per l’uso (con annessi schemi grafici) fornite...