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Ferrero invade la Tuscia e sconvolge la terra delle nocciole

Agricoltura La multinazionale sta imponendo la monocoltura nel Lazio, in Umbria e Toscana. Pagano bene, ma non tutti i contadini si arrendono alla logica del mercato

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 13 maggio 2021
E’ primo mattino nella campagna orvietana quando gli agricoltori arrivano al mercato a preparare i banchi per la vendita. Nell’aria calma, i movimenti lenti dei preparativi vengono raggiunti dai primi raggi di sole. Nel campo convertito a piazza c’è chi monta un gazebo, chi sposta i tavoli di legno formando la via principale del mercato contadino, appuntamento mensile nell’azienda agricola Janas, nell’altopiano dell’Alfina. Uno striscione con la scritta Stop Pesticidi e No monocolture campeggia all’entrata del mercato, sistemato dal gruppo Comunità rurale diffusa (Crd). Contestano l’avanzata dei noccioleti nella zona: «Non è solo il fatto che alcuni contadini stiano passando...

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