Alias Domenica
Ferrovie e siderurgia come Avanguardia
A Milano, Palazzo Reale, cinquantra opere dal Philadelphia Museuom of Art La mostra spiega come e perché i magnati americani scoprirono l’arte moderna, dall’impressionismo a Dada. Il fiore all’occhiello è la collezione dei coniugi Arensberg, folgorati dal "Nudo" di Duchamp all’Armory Show
Jean Metzinger, "Le goûter", 1911, Philadelphia Museum of Art, Collezione Louise e Walter Arensberg
A Milano, Palazzo Reale, cinquantra opere dal Philadelphia Museuom of Art La mostra spiega come e perché i magnati americani scoprirono l’arte moderna, dall’impressionismo a Dada. Il fiore all’occhiello è la collezione dei coniugi Arensberg, folgorati dal "Nudo" di Duchamp all’Armory Show
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 maggio 2018
Giuseppe FrangiMILANO
Se navigando sul sito del Philadelphia Art Museum alla voce Cézanne la ricerca dà la bellezza di 190 opere, una spiegazione c’è. La stessa spiegazione che vale per la Barnes Collection, sempre di Philadelphia, dove di Cézanne ne troviamo 63. La capitale della Pennsylvania a partire dalla metà dell’Ottocento è stata infatti epicentro di un fenomeno collezionistico che ha pochi paragoni nella storia, reso possibile dalle grandi ricchezze accumulate, in particolare grazie al business delle ferrovie e dell’industria siderurgica. Su questa classe di magnati l’Europa, e Parigi in particolare, avevano poi esercitato un’attrazione irresistibile. Se la maggior parte di queste...