Internazionale
Festa e doccia fredda a Ankara
Turchia Da Gezi a Kugulu Park. La sfida al regime e la gioia di esprimersi viste dalla capitale. Poi arriva il discorso minaccioso di Erdogan che, accolto da una folla di sostenitori al grido di «radiamo al suolo Taksim», attacca i manifestanti. Ma molti elettori delusi dell’Akp ormai non lo seguono più
Non solo proteste. Lezione di yoga al Gezi Park di Istanbil – Reuters
Turchia Da Gezi a Kugulu Park. La sfida al regime e la gioia di esprimersi viste dalla capitale. Poi arriva il discorso minaccioso di Erdogan che, accolto da una folla di sostenitori al grido di «radiamo al suolo Taksim», attacca i manifestanti. Ma molti elettori delusi dell’Akp ormai non lo seguono più
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 8 giugno 2013
Piero CastellanoANKARA
Dopo sei notti di guerriglia urbana, nonostante i minacciosi discorsi del premier Erdogan, Ankara ha vissuto una liberatoria notte di festa. Circa diecimila persone si sono assiepate a Kugulu Park, il parco dei cigni, diventato una versione in piccolo di Gezi Park, con tende e striscioni. Come a confermare che l’essenza della protesta riguarda la libertà d’espressione, la folla si è lasciata andare alla gioia, col sollievo per poter urlare quello che per anni è stato solo sussurrato. La polizia è stata discreta, controllando a distanza i punti strategici, in una città tra le più telesorvegliate del mondo. Manifestanti isolati...