Visioni
Festival des Nomades, musiche e ritmi alle porte del deserto
Musica Progetti condivisi sul palco della rassegna marocchina dall’algerino Kader Tarhanin ai maliani Tamikrest. Stimolanti liason sonore dove anche la cultura rom è presente con gli EtnoRom
Kader Tarhanin, sotto a destra Jeunes Nomades e a sinistra Majid Bekkas
Musica Progetti condivisi sul palco della rassegna marocchina dall’algerino Kader Tarhanin ai maliani Tamikrest. Stimolanti liason sonore dove anche la cultura rom è presente con gli EtnoRom
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 30 marzo 2018
Valerio CorzaniM'HAMID EL GHIZLANE
È un nomade di professione come Paul Bowles, scrittore statunitense che si fece adottare dal Marocco, a venirci in aiuto e spiegare alcune delle suggestioni che innesca il contatto con un luogo come M’Hamid El Ghizlane: «qui si tratta di secoli, non di migliaia di miglia». In questo lembo di Marocco profondo, a pochi chilometri dall’Algeria, la strada asfaltata finisce e inizia il regno delle sabbie, il Sahara appunto, e il tempo sembra essersi fermato. È un posto acre come il pisé ( misto di argilla e paglia) con cui vengono costruite le case del paese, come le chiazze nel...