Politica
Fiamme nelle terre di don Diana
Sessa Aurunca La camorra brucia quattro ettari di noci e il «Giardino della memoria». Il bene confiscato al clan Moccia e assegnato a una coop del consorzio Nco: «Rogo doloso, non arretreremo di un passo»
Il rogo di Sessa Aurunca
Sessa Aurunca La camorra brucia quattro ettari di noci e il «Giardino della memoria». Il bene confiscato al clan Moccia e assegnato a una coop del consorzio Nco: «Rogo doloso, non arretreremo di un passo»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 8 luglio 2016
Nel “Giardino della memoria” messo in piedi sui terreni confiscati al clan Moccia a Maiano di Sessa Aurunca, nel casertano proprio al di qua del confine con il Lazio, i soci lavoratori della cooperativa Al di là dei sogni hanno intitolato ogni albero a una vittima innocente delle mafie. Il percorso comincia con don Peppe Diana e non potrebbe essere altrimenti: il parroco di Casal di Principe fu freddato il 19 marzo del 1994 per non aver voluto celebrare le esequie di un camorrista trucidato in un agguato e tutte le terre sottratte ai Casalesi da allora vengono recuperate in...