Lavoro

Fiat, cinque licenziati per il manichino

Fiat, cinque licenziati per il manichinoIl manichino che raffigura Sergio Marchionne suicida esposto davanti allo stabilimento Fiat di Pomigliano

Nola Nel reparto "fantasma" vicino a Pomigliano, gli operai avevano inscenato il suicidio di Marchionne. Protestavano perché altri due loro colleghi si erano tolti la vita

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 giugno 2014
Hanno bloccato per due ore ieri i varchi del Fiat di Pomigliano, i cassaintegrati del Wcl di Nola, il reparto logistico del Lingotto mai entrato in funzione dove nel 2008 vennero dislocati 316 lavoratori. Protestavano per i 5 colleghi a cui martedì è arrivata la lettera di licenziamento: 4 del Wcl e 1 del Vico, Domenico Mignano, già licenziato due volte e in causa con l’azienda. Avevano portato le immagini di Maria Baratto, operaia del reparto di Nola morta suicida lo scorso maggio, di Giuseppe De Crescenzo, altro operaio di Nola suicidatosi a febbraio, e di Vincenzo Esposito Mocerino, operaio...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi