Fiducia al decreto crescita, la maggioranza perde altri pezzi al Senato
Il decreto crescita è stato approvato ieri dal Senato. L’esecutivo ha ricevuto tredici voti in meno dall’insediamento di Conte: da 171 a 158 voti. È sotto la maggioranza assoluta di 161. Ma il governo non perde la fiducia e parla di «un segnale che rilancia l’economia». Ancora tensioni sullo «scudo penale» all’ex Ilva dopo l'ultimatum del gruppo franco-indiano Arcelor-MIttal di chiudere gli impianti il sei settembre. Di Maio ha accusato Salvini di intervenire nella trattativa. Il leghista ha abbozzato, ma oggi è un altro giorno. Il 9 luglio tavolo al Mise con Arcelor Mittal e sindacati. «Governo incauto» (Re David, Fiom). Landini (Cgil) chiede all’azienda di «smetterla con i ricatti». «Le multinazionali scorazzano in Italia perché mancano le regole» (Barbagallo, Uil).
Il decreto crescita è stato approvato ieri dal Senato. L’esecutivo ha ricevuto tredici voti in meno dall’insediamento di Conte: da 171 a 158 voti. È sotto la maggioranza assoluta di 161. Ma il governo non perde la fiducia e parla di «un segnale che rilancia l’economia». Ancora tensioni sullo «scudo penale» all’ex Ilva dopo l'ultimatum del gruppo franco-indiano Arcelor-MIttal di chiudere gli impianti il sei settembre. Di Maio ha accusato Salvini di intervenire nella trattativa. Il leghista ha abbozzato, ma oggi è un altro giorno. Il 9 luglio tavolo al Mise con Arcelor Mittal e sindacati. «Governo incauto» (Re David, Fiom). Landini (Cgil) chiede all’azienda di «smetterla con i ricatti». «Le multinazionali scorazzano in Italia perché mancano le regole» (Barbagallo, Uil).