Lavoro

Fimer, gli inverter piacciono ma la proprietà arranca

Fimer, gli inverter piacciono ma la proprietà arrancaIl presidio operaio ai cancelli dello stabilimento

Vertenze Incontro al Mise sul caso dell'azienda di Terranuova Bracciolini, dopo l'avvio del concordato preventivo a causa di problemi finanziari. Monterocci (Fiom Cgil): "Abbiamo prodotti e ordini ma non ci fidiamo più della famiglia Carzaniga, devono passare la mano a un nuovo investitore che saldi i debiti con i fornitori e faccia ripartire la fabbrica". In ballo 800 posti di lavoro fra diretti e indotto, in un settore in espansione come il fotovoltaico.

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 12 gennaio 2022
In ballo ci sono 800 posti di lavoro fra diretti (500) e indotto (300). Addetti di un’azienda che produce inverter per il fotovoltaico, e che è quindi in prima linea dentro la transizione ecologica ed energetica, con prodotti all’altezza delle richieste del mercato e un portafoglio ordini di tutto rispetto. E’ così un paradosso tutto italiano che alla Fimer di Terranuova Bracciolini, nel Valdarno aretino, il nuovo anno sia stato salutato da lavoratrici e lavoratori ai cancelli dello stabilimento. Un presidio di protesta avviato congiuntamente da Fiom, Fim e Uilm dopo la richiesta della proprietà – la famiglia lombarda Carzaniga...

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