Lavoro

Fino a 16 ore di lavoro obbligatorio a settimana con il «reddito di cittadinanza»

Fino a 16 ore di lavoro obbligatorio a settimana con il «reddito di cittadinanza»

Workfare all'italiana Un accordo tra Lega e Cinque Stelle durante un vertice a Palazzo Chigi ha elevato la quantità di lavoro obbligatorio per ottenere il sussidio da otto fino a sedici ore a settimana. Si rischia così di violare la convenzione europea sui diritti umani che vieta il ricorso al lavoro forzato. Rafforzati i controlli sulla vita affettiva delle persone: in caso di separazioni o divorzi, la residenza dovrà essere accertata dalla polizia locale. Escluso chi ha cambiato la residenza dopo il primo settembre 2018. Ancora non risolti i nodi sui fondi da destinare alle persone portatrici di disabilità

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 20 febbraio 2019
Con l’accordo del Comune di residenza e del beneficiario il lavoro obbligatorio previsto dal sussidio detto impropriamente «reddito di cittadinanza» potrà passare dalle attuali otto ore settimanali a sedici. Lo prevede l’intesa raggiunta ieri da Lega e Cinque Stelle nel corso di un vertice organizzato a palazzo Chigi. Non più dunque 36 ore a settimana, come proposto dalla Lega. L’AUMENTO DELLE ORE, pur concepito sulla base di un rapporto tra il «povero assoluto» e il Comune, è rivelatorio dell’impostazione disciplinare del «reddito» gialloverde. La norma rischia di violare l’articolo 4, secondo comma, della Convenzione europea sui diritti umani secondo il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi