Lavoro
Fiom a Napoli, a sud di Renzi sfila l’Italia vera
Il corteo La seconda tappa dello sciopero generale Fiom raccoglie a Napoli oltre 30mila persone. La crisi morde e rischia di lasciare dietro di sé un deserto industriale dove non c’è né il pubblico né il privato. È alla Fiat di Pomigliano che è cominciato l’attacco al lavoro. Da Roma in giù migliaia di storie di lotta, di fatica, di resistenza. Che non si fermeranno
Il corteo della Fiom a Napoli – Controluce
Il corteo La seconda tappa dello sciopero generale Fiom raccoglie a Napoli oltre 30mila persone. La crisi morde e rischia di lasciare dietro di sé un deserto industriale dove non c’è né il pubblico né il privato. È alla Fiat di Pomigliano che è cominciato l’attacco al lavoro. Da Roma in giù migliaia di storie di lotta, di fatica, di resistenza. Che non si fermeranno
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 22 novembre 2014
Adriana PolliceNAPOLI
Erano almeno in 30mila ieri a Napoli per lo sciopero generale del centro sud indetto dalla Fiom. Un corteo che si è snodato dalla Stazione centrale a piazza Matteotti, talmente affollato che la coda è arrivata a destinazione quando il leader della tute blu della Cgil, Maurizio Landini, aveva già iniziato il comizio conclusivo. Accanto a lui durante il percorso padre Alex Zanotelli e don Peppino Gambardella, il parroco di Pomigliano d’Arco che ha sempre sostenuto gli operai Fiat. «È una manifestazione inclusiva», l’ha definita Landini, non a caso con i metalmeccanici c’erano anche i familiari delle vittime dell’Eternit di...