Scuola

Fioramonti, addio pluriannunciato

Fioramonti, addio pluriannunciatoL'ex ministro Lorenzo Fioramonti

Dimissioni del ministro dell'Istruzione Il racconto di tre mesi a Viale Trastevere: la critica alla valutazione e alle riforme degli ultimi vent'anni, le incertezze e gli atti simbolici,un gesto individuale, la sconfitta finale. I sindacati: se non cambia qualcosa c’è il rischio di un bis. Il 7 gennaio partono i due tavoli di confronto sui concorsi. Il ministro: le risorse non si trovano mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni in poche per altre finalità. I tagli certificati da Ocse e il Cun. L’esecutivo era consapevole degli scarsi investimenti. Gualtieri aveva promesso più risorse nel 2020

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 dicembre 2019
Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, del M5S, si è dimesso il 23 dicembre dopo averlo annunciato per 110 giorni. La prima volta è stata il 5 settembre, prima e dopo avere giurato al Quirinale, ma lo aveva fatto già prima, quando ricopriva il ruolo di viceministro a Viale Trastevere con il “Conte Uno”. In poco più di tre mesi questo economista dell’università di Pretoria in Sudafrica, critico del sistema di valutazione adottato con un raro fanatismo neoliberale nel 2011, ha ribadito che avrebbe lasciato la carica da ministro se il suo governo non avesse rifinanziato il sistema con tre miliardi...

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