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Fiorenzo Carpi, la regia del suono
Storie/Il lungo e consolidato connubio tra il compositore e Giorgio Strehler Noto non solo per le sue colonne sonore, 75 anni fa, l’artista esplicita e formalizza l’idea di musica applicata al teatro
Fiorenzo Carpi (a sinistra) e Giorgio Strehler
Storie/Il lungo e consolidato connubio tra il compositore e Giorgio Strehler Noto non solo per le sue colonne sonore, 75 anni fa, l’artista esplicita e formalizza l’idea di musica applicata al teatro
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 10 dicembre 2022
Il mondo della musica, soprattutto di quella che nasce per essere applicata, ha spesso riservato delle sorprese, incredibili a volte. Succede che nella vita di un compositore come Fiorenzo Carpi a un certo punto irrompa il bisogno di scrivere qualche cosa di prettamente personale e per la stagione 1957-’58, Victor De Sabata, allora grande direttore artistico e musicale della Scala, gli chieda di scrivere un’opera su libretto di Giorgio Strehler che lo trarrà da La Metamorfosi di Kafka e avrà come titolo La porta divisoria. A questo punto la gestazione del lavoro diventa non semplice, non di facile risoluzione. Quindi...