Alias Domenica
Fiori di ciliegio nell’atelier
Rassegne Nella mostra «Fascination Japan. Monet, Van Gogh, Klimt» al Kunstforum Wien, a cura di Evelyn Benech, si racconta la nascita di un nuovo vocabolario visivo degli artisti europei che collezionavano Hokusai e Hiroshige
Paul Gauguin, «Fête Gloanec», 1888, Orléans, Musée des Beaux-arts © Foto François Lauginie
Rassegne Nella mostra «Fascination Japan. Monet, Van Gogh, Klimt» al Kunstforum Wien, a cura di Evelyn Benech, si racconta la nascita di un nuovo vocabolario visivo degli artisti europei che collezionavano Hokusai e Hiroshige
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 21 ottobre 2018
Arianna Di GenovaVIENNA
Era il 14 luglio del 1853 quando l’ammiraglio Matthew Perry si presentò nella baia di Uraga con quattro navi da guerra della marina statunitense, violando l’antichissimo bando per gli stranieri (decretato con un editto durante il periodo Edo dallo shogunato Tokugawa) che aveva chiuso il Giappone in un volontario e altero isolamento. La richiesta – condotta con minacciose cannonate – era di aprire il paese agli scambi commerciali e il porto al soccorso dei naufraghi. Quel primo approdo in terra vietata non sortì l’effetto desiderato, ma Perry promise di tornare l’anno successivo e lo fece, rimpolpando la sua flotta. E,...