Dodici «autoritratti automatici» di Umberto Fiori, © 2023, Garzanti S.r.l., Milano
Alias Domenica
Fiori, una vita in cerca della propria faccia
Poeti italiani Dopo la raccolta di foto-tessere Autoritratto automatico (Garzanti) Umberto Fiori commenta il suo quarantennale lavoro di spoliazione, all’nseguimento della «frase normale»: Le case vogliono dire, Manni
Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 ottobre 2023
Umberto Fiori è soprattutto un poeta della città: un poeta di strade e passanti, corriere e fermate, muri. E, da sempre, protagoniste delle sue poesie sono le case: case che ridono «come bambine», case che hanno il «sole in faccia» e si illuminano, edifici che sembrano magici («Più grande di tutto è lo sguardo / ma le case sono più grandi», dicono due bellissimi versi della sua prima raccolta di poesie, intitolata proprio Case e pubblicata nel 1986). E ancora, i suoi versi sono spesso abitati da gente che argomenta, che si azzuffa, che litiga: situazione tipica è il ragionare...