Europa

Benjamin Coriat: «Fiscal compact, una scelta scellerata»

Intervista La crisi, invece di condizionare azioni contro la finanza, è servita ai governi per attaccare il lavoro e trasformarlo in variabile di aggiustamento. Ma non funziona. E in Europa, e nel mondo, i lavoratori dicono «basta». Parla Benjamin Coriat dell’Università Paris XIII

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 12 dicembre 2014
Sciopero generale in Italia oggi, 12 dicembre, e il prossimo 15 dicembre sciopero nazionale in Belgio. In tutto il Vecchio continente, qualcosa si muove. Ma i governi dei paesi dell’Unione europea, in particolare nella zona euro, restano sordi, si aggrappano soltanto all’applicazione del Fiscal Compact come Tina (there is no alternative). Il lavoro è diventata la variabile di aggiustamento in Europa. Per capire cosa succede – e cosa potrebbe succedere – parliamo con Benjamin Coriat, professore di scienze economiche all’Università di Paris XIII e membro del collettivo di animazione degli «Economistes atterrés». L’economia europea è bloccata, la disoccupazione schiaccia le...

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